Riscaldamento a coppie: mentre ci massaggiamo lasciamo uscire i toni bassi. Ci alziamo come se fosse la prima volta. Ci massaggiamo la testa, la fronte, le guance, il collo, le braccia (tengo la mandibola rilassata e cerco di fare uscire il suono continuamente), cassa toracica, diaframma, addominali, chiappe, cosce, ginocchia, polpacci, piedi. Facciamo il quadrato della respirazione. Sbadiglio emettendo una nota bassa, prendo il pomo di Adamo, che si abbassa e si allarga (con le note alte si alza e si stringe), e provo a fare delle note, tenendolo sempre nella stessa posizione in cui era nello sbadiglio.
Abbiamo due corde vocali posizionate orizzontalmente e, quando passa in mezzo l’aria, vibrano. Le note acute comportano una vibrazione veloce, un allungamento e un restringimento; le note gravi comportano una vibrazione lenta, un accorciamento e un allargamento.
Ginnastica per corde vocali: emissione di suono a bocca chiusa (nota bassa) e giro la testa a dx e a sx lentamente, così scaldo prima una corda e poi l’altra.
Idratazione delle corde vocali: bere molta acqua, fare i fumenti, respiro dieci minuti col naso attraverso una garza imbevuta d’acqua.
Improvvisazione corale di gruppo: prima Sandra ha creato i gruppi assegnando a ognuno un ritmo e una melodia, poi gli allievi hanno provato a farlo autonomamente (ogni allievo ha scelto i gruppi assegnando melodie e ritmi).
Improvvisazione musicale a sostegno del corifeo che recita un testo:
- Attenzione alle nuove proposte, lasciate che emergano;
- Prendersi il tempo e il luogo per ascoltare;
- Essere curiosi;
- Assumersi la responsabilità;
- Chiedersi sempre cosa manca;
- Avere il coraggio di chiedersi se il proprio suono serve;
- Non perdere mai di vista cosa sta facendo il corifeo;
- Nei volumi bassi bisogna articolare bene;
- Non serve spiegare col corpo, bisogna andare un po’ più in profondità.