Hai detto: "Andrò per altra terra ed altro mare.
Una città migliore di questa ci sarà.
Tutti gli sforzi sono condanna scritta. E qua
giace sepolto, come un morto, il cuore.
E fino a quando, in questo desolato languore?
Dove mi volgo,dove l'occhio giro,
macerie nere della vita miro,
ch'io non seppi,per anni,che perdere e schiantare".
Né terre nuove troverai, né nuovi mari.
Ti verrà dietro la città. Per le vie girerai:
le stesse. E negli stessi quartieri invecchierai,
ti farai bianco nelle stesse mura.
Perenne approdo queasta città. Per la ventura
nave non c'è né via - speranza vana!
La vita che schiantasti in questa tana
breve,in tutta la terra l'hai persa,in tutti i mari.