T di tabacchi. Entro. C’è coda. Mi metto in coda. Sto pensando a quante monete da 5 centesimi devo unire per poter arrivare a 2 euro quando vengo distratta da delle voci. Una donna “Tuo marito è un terrone! Vengono qui, sti qua e portano la terronia su da noi! Ma tornatevene al vostro paese, coglioni! O no, Maria? Quanti ne hai qui tu che vengono da quei paese di merda! O no?” La voce di un uomo “Allora la vogliamo smettere o no? Qui si viene per bene una roba e rilassarsi dopo il lavoro, hai capito? Ci lasci in pace o no?” “Anche io lavoro, we ciccio! Ognuno sta per il suo tu stai per te e io per me,e nessuno si fa male hai capito? We Maria dammi un altro rosso!” Una donna, stavolta “E smettila di bere ubriacona!” “ Che vuoi? Terrona, che vuoi? Te ne devi andare!” “Ma cosa c’entra, che siamo tutti un po terroni!” “Ma tuo marito ieri sera eh? Chi moglie sei? Lo controlli o no?” “ Cosa hai da dire su mio marito?” “Ieri sera, Maria, gliele ha messe addosso eh? Ieri sera tuo marito gli ha messo le mani in faccia a quello li! Riportatevele al vostro paese queste terronate! Portano la terrona qua sti pezzi di merda, è stata proprio una terronata! Quel coglione di tuo marito!” “ Non toccare mio marito!” Partono le mani. Iniziano a picchiarsi. Sul ring: A destra Sciura milanese, anni 50 circa, cappotto di lana, pantaloni sopra la caviglia, calze bianche mocassini marroni, cappellino con la visiera. A sinistra 60 anni, pugliese, si stazza ben messa, giaccone pesante, gonna al polpaccio, calzini blu e ciabatte. Ubriache, entrambe. Si sentono qualche “Terrona!” “Metti giù le mani” “Ubriacona di merda!”. Riescono a dividerle. Maria urla di uscire dal tabacchi. Nessuna delle due si muove, ma come se niente fosse ognuna torna alla propria postazione nel bar. “Va sta cogliona!” “Tornatene al tuo paese”. Fine.