Bologna
Testi di canzoni su Bologna (bersani-dalla-guccini-lunapop)
A bologna
Samuele Bersani
A Bologna i portici tengono in piedi le case
hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie
Fingono di non sentire o di non sapere
chi sta prendendo la città a calci nel sedere
Titoli a caratteri più cubitali di ieri
a piccole dosi ci si rende immuni ai veleni
anche all’odore di cavoli del vicinato
sembra Varsavia a due ore dal colpo di stato
Con i sonnambuli sul cornicione
fra telecamere anti-intrusione
al ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove...
A Bologna è comodo avere poteri speciali
per schivare le armi da taglio e le merde dei cani
Nei parapiglia le facce dei film di Charles Bronson
sembra Marsiglia, soltanto che qui non c?è il porto
La metamorfosi spaventa come
chitarre elettriche col distorsore
le orecchie dei nostalgici, delle cariatidi
e di chi nasce già conservatore
vecchio nel cuore
Siamo le cavie di nuovi divieti
abbiamo esaurito i passaggi segreti
coi bambini ancora su
cavalli da giostra, fermati apposta
Non ci son angeli sul cornicione
ma telecamere anti-intrusione
al ritmo dei semafori
io resto immobile
chiudendo gli occhi per
riaprirli altrove...
Al centro esatto di Piazza Maggiore
con leggerezza da pattinatore
Bologna adesso voltati
mi fai commuovere
lo sai che esagero con le parole...
Lucio Dalla
Piazza Grande
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.
Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.
Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n'è.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l'ho voluto io
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.
E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me
Francesco Guccini
Bologna
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli
col seno sul piano padano ed il culo sui colli,
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l' umana già un poco Romagna e in odor di Toscana...
Bologna per me provinciale Parigi minore:
mercati all' aperto, bistrots, della "rive gauche" l' odore
con Sartre che pontificava, Baudelaire fra l' assenzio cantava
ed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare.
Però che Bohéme confortevole giocata fra casa e osterie
quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie...
Oh quanto eravamo poetici, ma senza pudore e paura
e i vecchi "imberiaghi" sembravano la letteratura...
Oh quanto eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna...
Bologna è una donna emiliana di zigomo forte,
Bologna capace d' amore, capace di morte,
che sa quel che conta e che vale, che sa dov' è il sugo del sale,
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita...
Bologna è una ricca signora che fu contadina:
benessere, ville, gioielli... e salami in vetrina,
che sa che l' odor di miseria da mandare giù è cosa seria
e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perchè sa la paura.
Lo sprechi il tuo odor di benessere però con lo strano binomio
dei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio
e i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi
confusi e legati a migliaia di mondi diversi?
Oh quante parole ti cantano, cullando i cliché della gente,
cantando canzoni che è come cantare di niente...
Bologna è una strana signora, volgare matrona,
Bologna bambina per bene, Bologna "busona",
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto,
rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...
Lunapop
50 Special
Vespe truccate,
anni '60,
girano in centro sfiorando i 90,
rosse di fuoco,
comincia la danza,
di frecce con dietro attaccata una targa.
Dammi una Special,
l'estate che avanza,
dammi una Vespa e ti porto in vacanza!
Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi...
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi...
La scuola non va...
ma ho una Vespa una donna non ho...
ma ho una Vespa
domenica è già...
e una Vespa mi porterà...
fuori città!
...fuori città!
Esco di fretta,
dalla mia stanza,
a marce ingranate dalla prima alla quarta devo fare in fretta,
devo andare a una festa,
fammi fare un giro prima sulla mia Vespa dammi una Special,
l'estate che avanza,
dammi una Vespa e ti porto in vacanza!
Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi...
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi...
La scuola non va...
ma ho una Vespa
una donna non ho...
ma ho una Vespa
domenica è già...
e una Vespa mi porterà...
fuori città!
...fuori città!