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 Il canto della scure – Walt Withman

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MessaggioTitolo: Il canto della scure – Walt Withman   Il canto della scure – Walt Withman Icon_minitimeVen Nov 25, 2011 11:13 pm

Il canto della scure – Walt Withman, da Foglie d'Erba

4 […]
Che cosa credi tu che possa durare?
Credi che duri una grande città?
O un ricco stato manifatturiero?
O una elaborata costituzione?
O i vascelli meglio costruiti?
O alberghi di ferro e granito? O alcun capolavoro
d'ingegneria, fortezze, armamenti?
Via! Queste cose non debbono venire amate in se
stesse,
Occupano il loro tempo, i danzatori ballano, i musicisti
suonano per essi,
Lo spettacolo passa, tutto va abbastanza bene,
naturalmente,
Tutto va abbastanza bene, finché non brilli un lampo
di sfida.

Una grande città è quella che ha gli uomini,
le donne più grandi,
Anche con poche meschine capanne resta la più
grande città della terra.

5

Il luogo dove sorge una grande città non è semplicemente
un luogo di lunghi moli, magazzeni,
manifatture, depositi di prodotti,
Né il luogo dei continui saluti ai nuovi arrivati, o a
quelli che salpano l'àncora per la partenza,
Né il luogo dei più alti e costosi edifici, dei negozi che
vendono merci provenienti da tutto il mondo,
Né il luogo delle migliori biblioteche e scuole, né il
luogo più ricco di denaro,
Né il luogo della più abbondante popolazione.

Dove sorge la città che possiede la razza più
muscolosa d'oratori e di bardi,
Dove sorge la città che è amata da questi, e li ama a
sua volta e li comprende,
Dove agli eroi non sorgono altri monumenti se non
nelle usuali azioni e parole,
Dove il risparmio tiene il suo posto, e tiene il suo posto la prudenza,
Dove uomini e donne tengono le leggi in poco conto,
Dove scompare lo schiavo e il padrone di schiavi
scompare,
Dove il popolo subito insorge contro la perenne
audacia delle persone elette,
Dove fieri uomini e donne si lanciano furiosi, come
il mare al fischio della morte scaglia le irresistibili
sue onde squarciate,
Dove l'autorità esterna entra sempre in sottordine
all'autorità interna,
Dove il cittadino è sempre il capo e l'ideale, e il
Presidente, il Sindaco, il Governatore e che altro
mai sono agenti stipendiati,
Dove ai bambini s'insegna ad essere legge a se stessi,
a dipendere da se stessi,
Dove l'equanimità è illustrata negli affari,
Dove sono incoraggiate le speculazioni sull'anima,
Dove le donne procedono in pubblici cortei per le
strade, al pari degli uomini,
Dove esse entrano nella pubblica assemblea e vi si
assidono accanto agli uomini,
Dove sorge la città degli amici più fedeli,
Dove sorge la città della purezza dei sessi,
Dove sorge la città dei padri più sani,
Dove sorge la città delle madri dal corpo meglio
fatto,
Là sorge la grande città […]

Walt Withman, Leaves of Grass (1892) trad:Enzo Giachino – Einaudi, Torino 1993 pp 237-241
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